La storia di Saverio De Bellis, filantropo e industriale castellanese
Un evento per celebrare i centodieci anni dalla fondazione del Ricovero “De Bellis” e, al contempo, la migliore occasione per ricordare la grande figura del filantropo e industriale Saverio De Bellis, ineguagliata figura di castellanese.
La Fondazione Onlus Saverio De Bellis celebra i 110 anni dalla nascita dell’Istituzione benefica, voluta dal filantropo Cavaliere del Lavoro Saverio De Bellis che nel 1906 ideò, costruì e donò alla popolazione del suo amato paese il grandioso “Ricovero”, un complesso edilizio comprendente l’Ospedale e l’Asilo di Mendicità, nonché il Giardino d’Infanzia e Orfanotrofio, che oggi ospita una Comunità educativa per minori, un Centro Socio Educativo Diurno per minori ed una Comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, presieduto dall’avv. Virginia Dibello, intende ricordare la figura e l’opera del proprio benemerito fondatore con una rappresentazione teatrale dal titolo: “La storia di Saverio De Bellis – Il pioniere dell’industria che si fece benefattore”, che sarà portata in scena il prossimo sabato 14 gennaio alle ore 20:30 presso il Teatro So.cra.te di Castellana-Grotte dalla Compagnia Teatrale GROCA’, con i testi e la regia di Elvira Spartano, le coreografie di Antonella Sacchetti ed il corpo di ballo dell’ASD Danza e Spettacolo di Castellana-Grotte. Scopo dell’iniziativa è quello di fissare negli occhi e nell’animo degli adulti di oggi e di domani le vicende più significative del benefattore attraverso le parole degli attori, le immagini, le fotografie, le coreografie e gli abiti d’epoca, affinché nulla di quello che ha seminato vada perduto ed anzi i frutti delle sue opere benefiche possano fungere da stimolo ed insegnamento alle nuove generazioni.
La tenacia, l’operosità e la generosità ispirarono la vita e l’attività di Saverio De Bellis: questi, di umili origini, a soli 7 anni lasciò la scuola per lavorare nel piccolo caffè di famiglia; a 17 anni, con mille lire avute dal padre, realizzò un frantoio e successivamente si occupò dei fermenti dei mosti per ottenere acido tartarico. Poi impiantò un’industria per la tessitura di stoffe con trecento telai a mano; nel 1867 fu il primo in Puglia ad introdurre un mulino a vapore e fu ancora tra i primi in Italia ad utilizzare lo stesso vapore nella tessitura a mano, trasformandola in tessitura meccanica, carpendo i segreti del macchinario in un avventuroso viaggio a Manchester; acquistò e dissodò terre incolte impiantandovi vigneti, creando uno stabilimento vinicolo; per i suoi operai fondò addirittura un villaggio, Villanova De Bellis, oggi Triggianello di Conversano, intuendo con lungimiranza l’importanza del benessere dei propri dipendenti, antesignano del grande Adriano Olivetti del miracolo economico degli anni ’60 e del Brunello Cucinelli dei giorni nostri.
Dopo aver impiantato ben sette aziende industriali, che occuparono più di 500 operai, memore delle sue origini e conoscendo le miserie che assillavano il popolo, Saverio De Bellis, animato dalla sua profonda fede, realizzò le tre strutture a beneficio dei poveri, degli infermi e dell’infanzia abbandonata. Per essere certo che le istituzioni benefiche da lui fondate non fossero trascurate o abbandonate dopo la sua morte, volle lasciare nel suo testamento un monito ai suoi discendenti affinché dedicassero il loro impegno allo sviluppo ed all’incremento delle suddette istituzioni.
Ed è per questo che la Fondazione Onlus Saverio De Bellis intende promuovere un nuovo progetto sociale: la realizzazione di un Centro Polivalente per adolescenti in condizioni di disagio socio-familiare, a rischio devianza e/o dispersione scolastica che si pone l’obiettivo di ascoltare, accogliere e stimolare ragazzi in fase adolescenziale, offrendo loro una vasta serie di opportunità laboratoriali, ludico-culturali, di orientamento professionale e di approccio al mondo del lavoro.
La nuova struttura avrà sede nell’immobile di proprietà della Fondazione, sito in Castellana alla via Sonnino 42,44 e 46, che sarà all’uopo ristrutturato.
Per dare corpo a questo progetto vi è l’esigenza di reperire notevoli risorse economiche per coprire i costi per le opere e le dotazioni necessarie all’attività e, pertanto, l’incasso della serata sarà interamente utilizzato per questo fine.